Prima il profumo: note erbacee, vegetali, eleganti, un ricordo di carciofo e di cardo
ancor prima, anche se non si dovrebbe, l’indubbiamente ammaliante colore – poi l’ingresso in bocca, dapprima dolce, di mandorla fresca poi leggermente piccante mentre si diffonde ai lati della lingua e del palato, a chiudere le note amare. Naso bocca coerenti, con i sentori percepiti all’olfatto che diventano sapori e sensazioni retro-olfattive caratterizzate, ripetiamolo, da grande eleganza. Diverso, delizioso, questo amaro che involontariamente – la parola – richiama l’amaro di questi giorni, confusi, caotici, incerti … Ed è un peccato che ci si ritrovi a scontrarsi con il nostro quotidiano, quando per qualche ora abbiamo, ho, avuto il piacere di partecipare ad una festa, dove protagonisti erano la passione, l’impegno, la cura, l’attenzione e, non me ne vogliano tutti gli altri, lei, Patrizia Rampa l’anima de Il Brolo. Una splendida dimora, piante di ulivo, viti, il lago poco distante, l’animazione della raccolta e della frangitura, gli occhi di Patrizia attenti agli ospiti, ai cesti colmi di olive, il verde brillante della Casaliva, i toni scuri del Leccino …
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